C'ERA UNA VOLTA

CHIESA CRISTIANA EVANGELICA dei Fratelli
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VERSOLAVITA
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C'ERA UNA VOLTA

VERSOLAVITA
Pubblicato in INSEGNAMENTI · 28 Settembre 2022
In un antico paese dell'Oriente, un potente Principe, mentre era in viaggio per visitare i villaggi della sua nazione, si fermò in un vecchio castello che era stato trasformato in carcere. Il direttore della prigione, desiderando festeggiare l'arrivo del suo Principe, decise di concedere la libertà ad un prigioniero e chiese al Principe di indicarne il nome. Questi, prima di decidere, volle parlare con coloro che erano in quel carcere e ben presto si accorse che tutti affermavano di essere innocenti. Alcuni parlavano di equivoci, altri di in- giustizia, altri di false accuse e altri ancora di oppressione e cattiva volontà da parte dei giudici nel giudicarli. Sembrava che essi fossero in quel luogo soltanto perché erano stati trattati ingiustamente.
Era quasi giunto al termine della visita quando il Principe si fermò a parlare con un uomo che riconobbe di essere stato condannato giustamente per i crimini che aveva commesso ma dei quali si pentiva sinceramente.
Sentendo questa confessione il Principe decise di far liberare immediatamente quel prigioniero.
I compagni, notando quanto era accaduto, si resero conto del loro sbaglio; essi non erano stati pronti a riconoscere i propri errori mentre colui che lo aveva fatto con umiltà e pentimento aveva ottenuto la tanto sospirata libertà.

LA SPIEGAZIONE DEL RACCONTO

Questa è una storia che viene raccontata in molti paesi del mondo e spesso con scopi diversi.
Ma perché oggi l'abbiamo raccontata anche noi? Ebbene, seguimi nel ragionamento che sto per farti e avrai la spiegazione. Riprendiamo, quindi a considerare il nostro racconto e i suoi personaggi. Incominciamo da vecchio castello ove ha inizio la storia:

L’ARRIVO DEL PRINCIPE AL CASTELLO

L'antico castello rappresenta nella realtà il mondo, creato da Dio, per farvi abitare gli uomini nella gioia e nella pace. Essi però con la loro avidità, violenza, egoismo e con la loro cattiveria, rovinarono: tutto ciò che Dio aveva fatto. Fu così che questo mondo divenne una prigione dove ognuno, ugualmente colpevole, non aveva alcuna possibilità di essere liberato.
Se il castello, trasformato in prigione, rappresenta il nostro mondo, chi può mai rappresentare il Principe che un giorno vi giunse? Noi siamo certi che tu conosci il suo Nome, ma... certamente non Lo conosci così come dovresti. Egli è GESU' di Nazaret, il FIGLIO DI DIO, il PRINCIPE DELLA PACE come la Bibbia Lo chiama.

IL PRINCIPE INDAGA

Come il Principe della storia parlò con ciascuno di essi, così Gesù, il nostro Principe che è venuto nel mondo, è stato per un certo tempo in contatto diretto con gli uomini parlando con loro. Anzi, dato che Egli è il Figlio di Dio ancora oggi è presente in mezzo a noi e ci parla in tanti modi perché vuole aiutarci e liberarci dai nostri peccati.
Ma qual'era la risposta che spesso Gesù riceveva ai suoi tempi e qual'è la risposta che ancora oggi gli uomini Gli danno? Quasi sempre avviene come nella nostra storia dove ogni prigioniero affermava di essere innocente.
Tutti affermano infatti di essere delle brave persone; di non aver fatto mai niente di male e che se anche hanno fatto qualche sbaglio si tratta soltanto di errori non gravi.
Ma tu, caro piccolo amico, puoi vedere facilmente quanto male c'è nel mondo. La gente ruba o uccide con grande facilità; si offendono gli amici, si risponde male ai genitori e si commette ogni sorta di cattiveria.

UN UOMO SINCERO FU LIBERATO

Riprendendo a considerare la nostra storia notiamo che vi fu un solo prigioniero a riconoscere di aver sbagliato e per questa sua sincerità fu liberato! Forse ti sembrerà una cosa sensa senso che una persona rIconosciutasI colpevole sia stata liberata. Eppure questo è quanto Il Signore Gesù vuole da noi. Egli vuole che noi riconosciamo con umiltà i nostri peccati e a tutti coloro che sono pronti a fare questo Gesù dà il perdono e la libertà dal male. Come infatti quegli uomini erano prigionieri a causa del male fatto, così anche noi, sia che siamo delle persone adulte o dei ragazzi o ragazze, siamo prigionieri del male che è in noi e che ci costringe a commettere ogni sorta di cattiveria.
Adesso sentiamo la necessità di dirti ancora una cosa. Il nostro Principe, Gesù, vedendo tutti ,gli uomini prigionieri dei loro peccati, decise di dare la propria vita in cambio della loro libertà.
Fu per questo che Egli, 2000 anni fa, morì sulla croce, spezzando le catene del peccato che ci tenevano prigionieri e aprendoci le porte della prigione.
Oggi Egli ci chiama anzi chiama personalmente ciascuno di noi e chiunque lo desideri può essere liberato per sempre dal peccato. Non vuoi rispondere anche tu al Suo invito ed andare a Lui?
Dopo aver letto questo testo appena sarai solo chiedi al Signore perdono per i tuoi peccati, digli che Lo accetti come tuo Salvatore e Signore e che da ora in poi vuoi vivere guidato da lui e dal momento che lo farai ti sentirai veramente felice e non più schiavo di tante cattiverie.


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DATA DELLA PRIMA PUBBLICAZIONE GENNAIO 2004
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